Pensieri e parole (scritte)

Dall'album su Flickr di Cinzia Zerbini
Da Flickr, foto dell'autrice

di Cinzia Zerbini

Una volta, imbottigliata nel traffico, presi il giornale e iniziai a leggere. Dopo pochi minuti gli automobilisti dietro di me cominciarono a suonare come pazzi inveendo per questa tizia (io) che anziché scattare al minimo spiraglio di strada libera stava con il quotidiano aperto sul volante.
Così mi venne un’idea.
Sarebbe carino, pensai, se pagando anche una piccola cifra ci fossero i “lettori di strada”:  persone che per mestiere leggono accanto a te e ad alta voce nel tragitto casa – lavoro. Sarebbe un po’ il rovesciamento dei ruoli autista – trasportato. In mezz’ora un bravo lettore, anche per tre euro, leggerebbe i titoli e gli articoli più interessanti. Da qui alla lettura del libro nel viaggi più lunghi il passo è breve. Sulla Palermo – Catania, che cito per l’amore che mi lega a questi 190 chilometri, in due ore almeno 60 pagine. Certo, sarebbe preferibile che il lettore non fosse un serial killer e per il suo ritorno ci sarebbero sempre i comodi autobus della Sais. Tutta questa articolata azione potrebbe chiamarsi reading cross.
Un altro pensiero collegato all’idea di cui sopra è  l’house book. Visto che la promozione libraria costa molto, considerato che spesso è difficile organizzare degli incontri nelle librerie, perché non farli nelle case invitando l’autore? E’ un po’ il concetto dell’Avon: dimostrazione, prova, campioncini per testare i nuovi prodotti della casa di cosmetici. In questo caso sarebbe l’autore a fare una vera promozione finalizzata alla vendita o comunque alla diffusione della sua opera.
Poi però penso che molte volte uno scrittore è meglio non conoscerlo perché alla bellezza delle sue parole potrebbero contrapporsi, che ne so, dosi massicce di forfora. Questo però è un pensiero residuo.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

58 commenti su “Pensieri e parole (scritte)”

  1. e… ogni volta ke s’invita l’autore… poi… bisogna invitare anke gli amici… e poi si deve fare una torta… per offrire qualcosa… come si fa per le presentatrici avon… mah… troppo traffico!!!!

  2. Nella mia statistica personale, alcune volte conoscere uno scrittore che non hai mai letto ti invoglia a comprare i suoi libri. Ma nella maggior parte dei casi a me è successo il contrario: conosciuto un autore che avevo letto, mi sono disamorata delle opere. Però l’idea mi piace. Magari basta un lettore retribuito, che non sia lo scrittore, per la lettura viaggiante. Una volta una mia cugina un po’ bizzarra si candidò come lettrice a domicilio. Mise anche un’inserzione su un giornale di annunci gratuiti. Finì che la chiamarono in pochi. E tutti interessati a prestazioni molto poco letterarie…

  3. …scusa ma…un audio libro non è più semplice?
    Almeno non devi mandarlo indietro con la Sais

  4. Trovo più divertente l’idea di avere un autista e girare le pagine di un libro con le mie manine.Buona l’idea di conoscere l’autore a casa propria e offrire pasticcini a tutti. Perchè no se la padrona di casa è contenta….

  5. Sarò duro: tenetevi il piacere di un libro, ma evitate di incontrate il suo fattore. Gli scrittori sono una strana razza. Vivono in due realtà parallele. Quella delle parole può essere affascinante, ma fa spesso a pugni con quella dell’uomo mangiante, parlante e defecante. Posso dire solo che molti di quelli che ho conosciuto a cena sono risultati noiosissimi. Parlano solo di sé, di quanto sono grandi, di quanto sono questo e quello e di più, di soldi, di contratti, e spettegolano con grande stanchezza e acidità del sottobosco dell’editoria. Meglio i cinematografari, per quel poco che ne so. Al narcisista introverso preferisco il cazzaro romanesco.

  6. Meglio un libro da sfogliare, accarezzare, proteggere dalle intemperie (eccessive divaricazioni che potrebbero mettere a repentaglio fragili brossure). Tra gli scrittori, i pittori, i teatranti, i satirici, i cinematografari, preferisco gli scrittori che amano stare a tavola davanti ad un buon bicchiere di rosso. Con moderazione, altrimenti mi fanno venire attacchi d’invidia.

  7. un giorno di qualche anno fa passeggiavo col mio cane,come ogni mattina stesso tragitto.Il lungo mare,il paese, il porticciolo, la torre, la montagna che si tuffa in acqua. Ogni giorno là, una strada che potrei percorrere ad
    occhi chiusi senza perdermi un singolo fotogramma.
    In uno di questi giorni mi fermai in libreria,che si trova lungo il mio percorso, acquistai Due libri di I. Calvino che mi avevano chiesto i miei figli, “il sentiero dei nidi di ragno” e ” Il barone rampante”.Edizione economica, piccolo fomato, leggeri.Continuando la passeggiata iniziai a
    sfogliare le pagine del primo e mi accorsi che riuscivo a leggere anche camminando, perdevo qualche volta il rigo ma ci riuscivo.
    A distanza di due anni ho letto moltissimi libri durante la passeggiata, qualche volta mi fermo su una panchina, altre volte procedo spedita col libro aperto e alla giusta distanza che mi consente di vedere gli ostacoli.
    E’ un ora magica della mia giornata, mi godo aria, odori e parole.

  8. i libri, così come i quadri, le poesie, i paesaggi…sono di chi li legge o ci legge dentro, gli autori sono solo generosi fattori.

  9. Anch’io fino ad oggi ho raccolto più delusioni che conferme dagli scrittori conosciuti di presenza. La magia della lettura conta di più, e il reading cross di Cinzia per una mia amica si è trasformato già da qualche anno in cooking cross. Mi spiego: ogni venerdì sera, mentre lei prepara leccornie per la sua famiglia- che solitamente durerano circa una settimana, tra plum cake e yogurt casalinghi per i ragazzi, minestrone destinato al surgelatore, ecc- due o tre suoi amici si accucciano nell’angolo e leggono componimenti di ogni genere. Per lo più poesie, ma anche passi letterari. E’ tutto vero!

  10. io ci credo!! E’ appena finita la lettura de “i mostri di templeton”,tra sminuzzamenti di ortaggi e infornate. E’ fantastico, niente a che vedere con la tv.C’ è un’ armonia paradisiaca in questa pratica.

  11. x cacciatorino: io ho letto martin eden, poi ho conosciuto jack london e sono rimasto molto, molto deluso.
    il tuo cazzaro romanesco.

  12. In realtà la questione forfora ha una ragione. Circa dieci anni fa venne a Palermo Javier Marías. Avevo appena letto “Domani nella battaglia pensa a me” e mi presentai davanti a lui, come dire.. adorante.. Mi ritrovai davanti un uomo sicuramente affascinante ma con il colletto della giacca pieno di forfora. Appunto. Insomma.. ha ragione Cacciatorino!

  13. @Fabio: fabio ti candidi per chi…
    un’ ora d’aria non si paga, non c’è prezzo che tenga, non per le mie tasche almeno. Ma, se ti trovassi a passare dal lungo mare di mondello attorno le otto,un buon libro alla mano, edizioni economiche (maneggevoli,sfidano le intemperie) sono certa che metteresti in saldo la tua offerta.

  14. perchè hai parlato di strada, di lettura,di potenziale candidatura…
    non hai avuto nè certezze nè mostrato presunzione…grandi doti e molta ironia.
    Ti stupirai.

  15. quale? Dance Dance Dance ; NOrvegian Wood o l’uccello che girava le viti del mondo?

  16. li ho letti tutti! a sud del confine a ovest del sole, e l’ultimo “kafka sulla spiaggia” traduzione superba.
    a te la scelta

  17. …da ora in poi quando andrò a mondello terrò in bella vista una copia di ” Kafka sulla spiaggia”… magari ti trovo…

  18. Rispodo a cacciatorino con un giorno di ritardo…chi mi conosce sa della mia ultra-lentezza. Tengo a dirti che ho letto i tuoi racconti e romanzi proprio in virtù del fatto che ti conosco e ti apprezzo. Può succedere allora di vedere tra le pagine scritte il volto dell’autore e sentirne il tono di voce e capirne (o credere di farlo, non importa cosa è vero)il senso profondo.Se poi conosco l’autore e lo trovo deludente da un punto di vista estetico non toglie o aggiunge niente al mio giudizio su di lui come scrittore. Può essere bello come Brad Pitt ma negato nello scrivere o viceversa! Tu cacciatorino sei bello e bravo…

  19. @ Silvia: tu sì che sei una donna di gusto. A proposito del cacciatorino intendo.
    E, a parte questo, sono entusiasta di leggerti qui.

    @r.t.: esilarante, come sempre.

  20. @Silvia: somma diva, il nostro è un antico amore… Posso ricambiare dicendoti che sai bene che non mi perdo un solo istante delle tue gesta, sia come cuoca che come amena conversatrice.

  21. Cara Silvia, mi associo al pensiero di Raffaella. Felice di leggert… leggerLA (pardon!) qui, su questo blog. Un po’ in ritardo, in effetti…

    p.s. cacciatorino: bello e bravo! si, si…

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