Elogio di Ficarra e Picone

Qualche giorno fa ho rivisto il film Nati stanchi di Salvo Ficarra e Valentino Picone. E ho riso come quando lo vidi la prima volta.
Ficarra e Picone sono, secondo me, il migliore duo comico in circolazione nel nostro paese. Alla mimica, che evoca i grandi Franco e Ciccio, aggiungono un garbo umoristico da fuoriclasse. Davanti alle loro gesta, anche quando la risata è grassa, non c’è mai una caduta di stile, non si perde mai di vista la raffinatezza. In un periodo di tv e cinema sguaiati, dove l’effetto punta più allo stomaco che al cervello, i loro spettacoli, i loro film, le loro apparizioni in video rimandano a un amabile clichè che di ripetitivo ha soltanto l’appuntamento con la battuta ben costruita. Il loro artigianato artistico mi ricorda molto quello di un illustre attore palermitano, Pino Caruso, che – per mia felicità – è proprio nel cast del prossimo film di Ficarra e Picone, La matassa.
Se fossi il direttore di una rete televisiva costruirei uno show settimanale con questo trio, magari il sabato sera. E annullerei tutti gli impegni per non perdermeli.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

13 commenti su “Elogio di Ficarra e Picone”

  1. Concordo a pieno. Credo che Ficarra e Picone abbiano anche il pregio di un’umiltà vera veramente. Ricordo, qualche anno fa, fresca di laurea, cercavo qualcuno che credesse in una mia trovata strampalata di semiotica del testo, per farne, poi, una piccola pubblicazione scientifica. Indimenticabile la loro disponibilità. Sono grandi davvero.

  2. Fossi regista (ma chi può dire che questo non accada un giorno…) mi piacerebbe “snaturarli” (uso un verbo forte prima che siano altri a farlo) per dirigerli in un film drammatico. Un giallo, forse, con rare e pregnanti incursioni ironiche. Picone, il poliziotto o il giornalista d’assalto suo malgrado, Ficarra l’assassino o il malvivente. O viceversa. Ho già in mente il nome per Valentino Picone: Luca Rancori. Lo script: Cacciatore, Palazzotto (Allegra).

  3. I capelli di Picone un po’ meno impomatati e quelli di Ficarra meno arruffati…

  4. Pino Caruso: un genio del male: insomma, farei il contrario del prevedibile. Vogliamo parlarne?

  5. @gianni allegra: mi trovi d’accordissimo. Il mio sogno sarebbe quello di vedere dei comici di oggi mettersi alla prova con parti drammatiche, sporche, cattive, strazianti. Ma quello che proponi è il tipo di capovolgimento che forse si sarebbe potuto fare nel cinema italiano di …diciamo quasi quarant’anni fa? Ossia quando c’era ancora qualcuno che aveva voglia di rischiare. Ormai da tempo i film si fanno solo in previsione della sua unica ragion d’essere: il passaggio televisivo. Così addio storie d’azzardo, sperimentazioni, genunina cattiveria, inversioni di ruolo imprevedibili. Insomma, addio cinema. Guittate, carinerie, o, al massimo, tre camere e cucina. Quelle sì. Però, chissà che Ficarra e Picone non trovino il coraggio e ci riservino una sorpresa, prima o poi. Mi sembrano liberi, capaci, anarchici, fuori dagli schemi triti. Forse tra i pochi che abbiano cercato di rimettersi in discussione a ogni prova, finora. E con grande mestiere che sta crescendo.

  6. @Giacomo: beh, intanto i nostri eroi forse avranno letto o leggeranno questo post (o qualcuno farà loro un resoconto) e chissà che da cosa non nasca cosa (che già mi pare un titolo alla Ficarra e Picone). Nel 2009 voglio fare l’ingenuo finché posso!

  7. per quel che può valere il mio contributo sull’argomento, qualche anno addietro (il 96, se non erro) ebbi il piacere di conoscere Ficarra e Picone.Erano giovanissimi e stavano esercitando le loro potenzialità in uno spettacolo per bambini, in una scuola di Corso Calatafimi. Non mi ricordo quale fosse la pièce, rammento invece le risate a crepapelle del giovane pubblico.
    Il mio capocomico diceva che non avevano dove andare, che erano scontati, prevedibili, blablabla. L’omuncolo ne aveva per tutti i suoi colleghi: quello portava attasso, quello era troppo intellettuale, quello era noioso e così via. Lui, il Grande Maestro, camminava sospeso sul palco. Ah ecco! Diceva che le donne non cedevano alle sue lusinghe perchè non era ancora famoso come Zeffirelli (sine verbis)
    Abbandonata la mia meschina parentesi teatrale, da lì a qualche mese ho perso sue notizie. Cioè i trafiletti che annunciavano la sua presenza negli locali di cabaret palermitano sono via via scomparsi.Forse Ficarra e Picone rimangono un tantino più famosi di lui? La risposta nella grandezza della sua ulcera.
    Caro Gery , buon anno!!!!!

  8. concordo pienamente con il commento di quel ragazzo su ficarra e picone ,sono imigliori e i un’ umiltà incredibile,vorrei raccontarvi un episodio davvero esaltante io un’ nno fa ho conosciuto ficarra e lo incontrato in una situazione un pò scomoda lui stava facendo compere, io mi misi a piangere ,perchè era il mio sogno quello di poterlo incontrare. Io gli dissi se dallo studio di striscia la notizia, mi poteva salutare, e lui disse che gli dispiaceva moltissimo ma che non poteva fare saluti se non per persone famose o comunque appartenenti al mondo dello spettacolo, e mi disse che appena avrebbe fatto un segno sulla fronte toccandosi quei magnifici capelli, significava che mi pensava e che mi stava salutando.Beh lo ha fatto mi piacerebbe incontrare anche Valentino dove possa essere possibile speriamo, mai arrendersi nella vita tutto e possibile, infine vorrei fare i complimenti per l’ ultimo film come tutti gli altri è stupendo e mi è piaciuto un sacco. E quella è stata la prima volta che ho visto il cnema da vicino nopn ci crederete mai ma è così, un altro motivo per cui mi piacciono è per la serietà che hanno e la loro professionalità e poi perchè non si danno aree come fanno alcuni che non sanno spiccicare una parola in italiano

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