Luxuria for president

C’è qualcosa di incredibile nella politica italiana. L’ex deputato di Rifondazione Vladimir Luxuria ha vinto l’Isola dei famosi e il suo exploit televisivo ha dato la stura a reazioni a dir poco grottesche. Rifondazione Comunista, forse abbagliata dal fatto che uno di sinistra abbia finalmente conquistato il primo posto in una qualunque competizione nazionale, si è fatta avanti (ri)proponendogli una candidatura per le Europee. Il quotidiano Liberazione ha imbastito un parallelismo tra la sua vittoria, quella di Luxuria, nel reality della tv italica e – tenetevi forte – quella di Obama nello scacchiere statunitense.
Se Luxuria non mi facesse simpatia – per certe sue battaglie, per un rispetto più volte confessato nei confronti delle diversità, per il residuo di forza politica che ha rappresentato – avrei ceduto alla tentazione di sparare ad alzo zero sulla sua uscita televisiva, per di più in un programma che ritengo degno della raccolta differenziata dell’immondizia (nel contenitore dei “rifiuti speciali e altamente infettivi”). Invece mi limito a giudicare la platea politica che acclama il vincitore di una insulsa competizione televisiva come un plausibile rappresentante del popolo. E’ come se nei libri di storia dovessero entrare a forza Pappagone e Gerry dei Brutos: hanno avuto successo ergo ci rappresentano.
Non è così, ovviamente.
La politica italiana è incredibile perché cerca consensi anche scoperchiando le tombe della irragionevolezza. E raccoglie cadaveri, brandelli di celebrità, eroi catodici che si spengono con l’arrivo del “superspot”. E si accontenta di riciclare candidati che non hanno neanche un cognome, ma solo un nome d’arte o, come si dice oggi, un nickname: Vladimir Luxuria ovvero Wladimiro Guadagno. Vincitore\trice dell’Isola dei famosi, edizione 2008.
Cicciolina minaccia il suicidio pugnalandosi col Fallo d’oro, edizione 1989.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

22 commenti su “Luxuria for president”

  1. Allucinante. Io davvero non riesco a farmene una ragione. Ho provato a leggere i giornali in questi giorni e questa storia mi ha fatto sentire come se fossi caduto in un episodio della serie ‘Ai confini della realtà’. Forse hanno messo qualcosa nell’acqua…

  2. Complimenti ai compagni di rifondazione. Premio “spessore” 2008. Complimenti anche a Liberazione (a quando un’apparizione di Sansonetti a laguna cacao? Tanto ormai siamo quasi lì: ormai lo usano quando c’è da mandare un comunista inoffensivo e pasticcione da Bruno Vespa). Ho letto che Vladimir Guadagno (da persona intelligente qual è, nonostante la Ventura’s island of famous people) li abbia già mandati affanculo. Spero che mantenga il proposito. Rifondazione però ha un asso (osso?) nella manica. Può sempre candidare il bidello Carlo. Non è forse un uomo del popolo-pochi euro al mese, come lo ha definito la Ventura?
    Buongiorno! Che notizie di m… tanto per cominciare il di’…

  3. La erre moscia di Bertinotti, l’orecchino di Vendola, la televisità di Luxuria, l’invisibilità di Ferrero. Rifondare è umano, perseverare è quello che è.
    Gianni Allegra
    p.s. Ora ci spacciano Gramsci pacificato, più a destra di Benedetto sedicesimo.

  4. Sì, questa di Gramsci è ai livelli di Berlusconi che annunciò di levare l’ICI a due secondi dai titoli di coda del faccia a faccia con Prodi.
    Lasciassero in pace almeno i morti che non hanno possibilità di replica…

  5. Per rifondazione sarebbe un tentativo di scimmiottare Berlusconi, ovvero usare lo stesso modo di fare politica sfruttando l’effetto mediatico.

    La mia e’ una domanda

    ….e qualunque sia la risposta se fossi Gramsci mi convertirei a scientology.

    Candeloro

    @gianfalco
    fantastica battuta… “paradisola” ihihih

  6. A questo proposito o qualcosa per il blog (in generale, a paicere, si diceva un tempo)) che ci sta gentilmente ospitando? La seconda ipotesi la sto prendendo in considerazione.
    Ciao
    Gianni Allegra

  7. sarò offensivo, sarò poco di sinistra ma lo devo dire: c’é poi così tanta differenza tra la carfagna e vladimir?

  8. Letto su Wittgenstein che lo ha letto su Il Riformista di oggi:“Ogni Paese ha le rivoluzioni che si merita. In America un nero è stato eletto alla Casa Bianca. Da noi un trans ha vinto un reality col televoto”.

  9. @antipatico: per me la differenza è che con la Carfagna passerei una serata senza conversare e facendo tutto il resto. Con Luxuria passerei una serata a conversare guardandomi bene dall’accennare a tutto il resto.

  10. “(…) per un rispetto più volte confessato nei confronti della diversità …”

    Perchè questo rispetto deve essere “confessato”?

    è una sorta di lapsus a metà. Infatti una confessione può essere sia un’adesione piena – come una confessione di fede; appartenere a una confessione; confesssarsi come appartenente, etc – ma può avere anche un’involontaria estensione alla confessione di un peccato. Tipo al confessionile. Confessare una cosa, ammettere una cosa, etc

    Chiedo venia per questa analisi pseudo spocchiosa di un passo del testo.

    Anch’io del resto voglio confessare di essere d’accordo con gerypa per i contenuti.
    Credo che la classe operaia e la bandiera rossa siano ormai finiti in un mondo surreale e triste. Meglio a questo punto “il fascino discreto della borghesia” bigotta e perbenista che l’ostentazione chic del nulla dei reality show contrabbandati dalla sinistra antagonista per rivoluzioni..

  11. infatti almeno quei borghesucci dietro l’apparenza perbenista in quel film ci andavo giù sodo: droga, sesso, simulazioni e dissimulazioni, oltre agli incubi e al reatre prigionieri della loro stessa sostanza borghese. Mica poco! Invece mi sa che certe rivoluzioni siano soltanto flatus vocis, qualcosa di assimilabile grossomodo alla sostanza dei peti.
    Eppure sono di sinistra: sarò grave?

  12. Beh, confessato nel senso di ammesso. Ammetto di aver ammesso, insomma. Va meglio così?

  13. confessi,ammetti di ammettere: certo gerypa, stavo solo babbiando un po’. Mi è piaciuto molto il tuo taglio ironico.
    Certo i rossi duri e puri passano dalla rivoluzione proletaria della realtà sociale a quella dentro i reality televisivi del “sistema” – come si diceva una volta – : questo è il risultato della sinistra chic.

    Un’ultima cosa: mih tu dici che ti fanno simpatia questi per le loro battaglie…: ammazza: gliene hai dette delle belle!
    E se allora non ti facevano simpatia che gli facevi? Gli scaricavi addosso un camion? ( di parole intendo, eh).

    :-)

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