Le firme comode

Centomila firme per Saviano – nobel inclusi – sono il riconoscimento migliore che si poteva dare a quella banda di criminali che lo vuole morto. Perché lo scrittore non è perseguitato da un’entità ramificata come Al Queda, non ha la scomunica di uno stato canaglia. E’ nel mirino di una banda di delinquenti e sanguinari che non è nemmeno la più potente d’Italia.
Firmare appelli per Roberto Saviano significa, secondo me, fare da sponda al gioco sporco dei “casalesi”, sancirne la potenza. Molto più utile sarebbe stato – con il massimo dispiegamento di forze – consentirgli di trovare casa a Caserta, anzi proprio a Casal di Principe. Imporre la presenza della democrazia in quei vicoli, con una manifestazione al giorno (a turno, organizzata da comuni di ogni parte di Italia), con gli intellettuali che vanno a parlare nelle scuole e nelle piazze, con un’incessante azione di polizia. Ma si capisce, liberarsi la coscienza con una firmetta è molto più comodo.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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