Libri chiusi, bocche aperte

Si leggono meno libri in Italia. Secondo i dati diffusi dall’Istat, 43 connazionali su 100 hanno letto almeno un libro (UNO!) in tutto il 2007. In un anno si sono persi quasi 400 mila lettori, 33 mila al mese. Dati aridi, si dirà. Effettivamente l’analisi di queste cifre (andate al capitolo 8 se avete coraggio) è complessa.
Chi infatti legge, legge ancora più: cresce la lettura “forte” (più di 12 libri all’anno), passando dal 12,9% al 13,3%. Chi leggeva poco invece (da 1 a 3 libri) ha letto ancora meno. Leggono molto di più le donne e primeggia il nord, ultimo il sud. A parte invocare leggi a sostegno del settore, come fanno gli editori, ci vorrebbe una rivoluzione domestica. Via i televisori dalle camere da letto, innanzi tutto. Inoltre la sera, invece di perdersi in chiacchiere sterili con amici e familiari, si potrebbe provare a raccontare storie, a leggere brani. Gli stessi addetti ai lavori (critici, scrittori) potrebbero evitare di rompersi e rompere le palle in pretestuose teorie puriste: scrivere, leggere, diffondere, questo è il loro mestiere. Mi sono stufato di partecipare a dibattiti in cui si inventano scuole di pensiero per poi demolirle con un soffio di parole. Da anni in Italia ci si interroga sulla sorte del “romanzo sociale”, con un appiattimento fantozziano davanti ai bestselleristi. Che noia!
Se uno scrive una cazzata di 160 pagine e ha la fortuna di finire nelle grazie del super recensore di turno vende ed è osannato, altrimenti finisce nel fango. Più delle storie valgono i temi, più della lingua vale la corrente delle emergenze. Oggi un pamphlet sulla prima organizzazione criminale che prolifera all’angolo sotto casa si riverbera su ogni quotidiano, mentre la narrativa pura (nel senso di invenzione, spremuta di fantasia) è quasi tutta affidata ad autori che hanno residenza all’estero.
Se si legge poco, insomma, la colpa non è dei lettori.

P.S.

Data la scarsa popolarità dell’argomento sono costretto a introdurre alcune parole chiave posticce in questo post, in modo da attirare qualche lettore in più: sesso, porno, culi nudi… Ah, dimenticavo: SODOMIA PENSIONATI!

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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