Amici

Ho rivisto amici che non incontravo da trent’anni. E’ un bel sollievo confrontare le proprie rughe con quelle degli ex ragazzini con i quali hai condiviso la tua gioventù. Ed è una meravigliosa sorpresa scoprire che, in fondo, tu per loro non sei cambiato.
Quanti amici di infanzia abbiamo abbandonato per inerzia, costrizione, o per necessità geografica? Vi siete mai fermati a pensare quante persone, che hanno segnato il vostro cammino negli anni fondamentali della vostra felice incoscienza, vorreste rivedere?
Il tempo – ho capito con colpevole ritardo – è un giudice sommo: diffidate di chi cerca di azzerarlo o di renderlo invisibile. Allontanate immediatamente tutti quelli che si pongono come misura assoluta, con la protervia – ben nascosta – di rendere il presente omnicomprensivo. Siamo, anche, ciò che siamo stati. E nessuno può toglierci le corse in Vespa, le risate in spiaggia, le prime ubriacature, le mezze parole che ci fanno riconnettere con un mondo distante anni luce. Diamoci tempo per i ricordi, ci aiutano per il futuro, senza rimpianti se ben collocati.
Questo – lo so – non è un post popolare. Ma sono felice di aver rivisto i miei amici, che sanno poco di ciò che faccio. Per loro vado bene come andavo. E per questo li ringrazio.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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