Pannella e la barella

Il Gran Premio del Partito Democratico è partito con due grandi esclusioni: Di Pietro e Pannella sono stati costretti a rientrare ai box. In pole position Veltroni che ieri ha spacciato per dichiarazione politica uno sfogo sgonfia-maroni: “Minchia, ma sono rincoglioniti? Tra i candidati ci manca solo Berlusconi!”. Poi si è scusato per i toni volgari e ha cancellato la parola “Berlusconi”.
Tra gli aspiranti segretari nazionali svetta Rosy Bindi, che ha il vantaggio di portare un nome da donna e che può quindi far presa anche sui discotecari mastelliani. Di Pietro, negando fino all’ultimo minuto ogni coinvolgimento nella competizione, ha mandato Orlando a portare gli incartamenti per la candidatura. Sembra che sia stato escluso perché c’erano errori di grammatica persino nelle firme.
Pannella tuona fin dall’alba di oggi e annuncia scioperi della fame, della sete e della cacca. Come di consueto, più che alla poltrona aspira alla barella.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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