Sul bacio

Discutere della forma più antica e peculiare con la quale gli esseri umani si scambiano affetto è complicato. Però la cronaca dà uno spunto irresistibile. C’è un gran casino a Roma dopo la denuncia per atti osceni di due omosessuali che si baciavano in pubblico.
Salendo in cattedra, si può dire che il bacio, per definizione, presenta molte varianti e gradazioni. Scendendo dalla cattedra, si può dire che se persino il bacio passa attraverso il filtro di una modica quantità legale siamo fritti. Nel mezzo però ci stanno alcuni principi di buon vivere che danno valore a questo piccolo gesto quotidiano:
1) Baciarsi non è reato.
2) Baciarsi non è obbligatorio.
3) Per baciarsi non è necessaria una patente.
4) Chiunque può baciare chi vuole.
5) Chiunque non può baciare chiunque come vuole e dove vuole.
Il gesto più puro che ci è rimasto ha in sé tutti i significati che incontra: è interesse, protesta, formalismo, sessualità, trasgressione, banalità, schiocco, silenzio, luce, buio, psicologia, grettezza, fedeltà e inganno. Organizzare una manifestazione a sostegno del bacio gay, com’è accaduto a Roma, significa cercare di mettere sotto bandiera il sesso degli angeli.
Un sommesso consiglio, smettetela di fare scemenze e baciatevi in modo disorganizzato.
P.S. Scusatemi per la banalità della foto (Bacio all’Hotel de la Ville di Doisneau), ma questo è il bacio più letterario che conosca, perché è finto e vero al tempo stesso.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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