Per ricordare

Questo è uno spazio personale e – mi sforzo – onesto. In poche righe vi racconto cosa è successo negli ultimi giorni. Il numero di contatti si è moltiplicato. Mi sono chiesto: cosa avrò fatto di così straordinario? Ho consultato quel misterioso contatore che ho piazzato a fondo pagina e ho analizzato da dove provenivano quei clic. Cercavano in prevalenza una persona che non c’è più. Giuseppe Leopizzi, Leopizzi Giuseppe… Ne avevo parlato in occasione della sua scomparsa, dolendomi del fatto che un musicista di ricercato talento se ne fosse andato nel silenzio. Mi sbagliavo: il freddo del silicio di migliaia di computer sparsi nel mondo (perché i contatti arrivano non solo da Palermo, dalla Sicilia, dall’Italia) ha veicolato minuscoli frammenti di memoria che, tutti insieme, hanno ridato onore a un artista schivo.
Credo che abbiamo tutti il dovere di attaccare post-it nella nostra vita per non dimenticarci anche di chi ci ha sfiorato con una canzone, ci ha tenuto svegli con un libro, ci ha stupiti con un sorriso.
Nei tempi della telematica smodata e delle paparazzate online mi sono sentito utile. E – vi assicuro – non mi capita di frequente.

Questo è successo.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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